Buongiorno a tutti,
dopo la ricetta della scorsa settimana che ha riscosso un grande successo anche tra i palati meno abituati alle ricette vegetariane, eccoci qua motivatissimi ad invogliarvi con una nuova ricetta facile ma molto gustosa e soprattutto....salutare! Buon appetito

Ingredienti per 4 persone

Per la farcitura
    •    500 g di cavolo cappuccio bianco
    •    400 g di ricotta di capra  
    •    100 ml di latte di riso
    •    4 cucchiai di pecorino
    •    4 cucchiai di olio di oliva extra vergine
    •    sale

Per la pasta
    •    150 g di farina di farro
    •    50 g di farina di grano saraceno
    •    1 uovo

Preparazione

Miscelate la farina bianca di farro e quella di grano saraceno, poi formate la classica fontana sul piano da lavoro. Rompete al centro l’uovo e lavorate energicamente l’impasto fino a quando risulterà liscio e omogeneo. Nel caso fosse troppo compatto, versate poca acqua.

Tirate la sfoglia e riducetela in quadrati di circa 15x15 cm, poi dividete ciascuno in 4 parti uguali. Scottateli per pochi minuti in acqua bollente leggermente salata e stendeteli ad asciugare su un canovaccio.
Tagliate a striscioline sottili il cavolo cappuccio e poi fatelo rosolare con l’olio, salate leggermente, mettete il coperchio e cuocete per 5 minuti abbondanti.

Mescolate la ricotta insieme al latte di riso, alla fine aggiungete il cavolo stufato e mescolate accuratamente.

Costruite le 4 lasagne direttamente in una pirofila rettangolare, foderata con carta da forno. Spalmate, distanziandole, 4 cucchiaiate di crema poi posatevi sopra il primo strato di sfoglia, coprite con la salsa di ricotta e qualche scaglia di pecorino. Procedete fino a esaurire gli ingredienti, terminando con crema di ricotta e pecorino.

Infornate le lasagne a 180 °C per una ventina di minuti.

Ricetta originale da cucina naturale modificata ingredienti farine e formaggi e latte.

Per contattarmi direttamente scrivi a: manuela.corain@studiomansei.it

Dott.ssa Emanuela Corain
Tecnologa alimentare - Naturopata - Vega test - Intolleranze alimentari