La cistite acuta, ricorrente e i rimedi naturali
Per contattarmi direttamente scrivi a: annamaria.mussato@studiomansei.it
L’apparato urinario è formato dai reni, ureteri,vescica e uretra. La sua funzione è di filtro ed escrezione delle sostanze tossiche o inutili prodotte dal nostro organismo.
I reni hanno la funzione di filtrare il sangue e convogliare negli ureteri i prodotti di scarto. Gli ureteri sono il collegamento tra i reni e la vescica. Sono loro che quando sono ostruiti da un calcolo renale si contraggono e generano i dolori della colica renale.
La vescica raccoglie le urine e quando è piena genera il desiderio di urinare. L’urina passa attraverso l’uretra, anatomicamente più corta nella donna rispetto all’uomo, per essere emessa dal nostro organismo all’esterno.
La conformazione anatomica dell’uretra nella donna: il suo breve tragitto e l’ubicazione sono la causa della maggiore frequenza di cistiti per il sesso femminile.
L’insorgenza della cistite può dipendere da vari fattori, i più comuni sono l’esposizione al freddo, stress, disordini intestinali, allergie o intolleranze alimentari, disturbi psicosomatici. E' per me molto importante, soprattutto se la cistite è ricorrente, comprendere la causa che l'ha generata soprattutto per consigliare la terapia più adeguata.
Comunemente la cistite si manifesta con dolore, bruciore e aumento della frequenza della minzione; a volte si possono avere anche delle perdite di sangue durante la minzione.
Con l’esame colturale delle urine possiamo identificare il battere che causa l’infezione; il battere più frequentemente presente nell'esame è l'Escherichia Coli.
La terapia più comune è l’ antibiotico.
Questa terapia, soprattutto se sono presenti delle perdite di sangue è adatta. Qualora la cistite sia ricorrente e c'è un uso frequente di antibiotici è importante riequilibrare l’intestino con i probiotici (fermenti lattici).
Durante l'assunzione dell'antibiotico è indicato il Saccaromices Bulardi, dopo la terapia antibiotica è adatta l'assunzione di fermenti lattici con più ceppi presenti, oppure una ricolonizzazione selettiva prima del piccolo intestino poi del grosso intestino. Questo è necessario per non creare un circolo vizioso tra l’intestino in disbiosi e la cistite.
Voglio ricordare inoltre, che un intestino con una flora batterica corretta garantisce la difesa delle mucose deputate ad evitare un' aggressione esterna: gola e sistema genito urinario.
Se la causa della cistite non è accidentale ma è un fattore di disturbo continuo potremo trovare le cistiti recidivanti.
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CISTITI RICORRENTI: Quale diagnosi?
Nel caso della cistite ricorrente o recidivante è importante identificare il germe o i germi incriminati e qual'è la causa che la scatena. Ad esempio un'intolleranza ai latticini può essere il fattore che crea un'infiammazione della vescica e dare origine ad una cistite spesse volte senza la presenza di batteri.
Altre volte il fattore scatenante è lo stress che indebolisce la nostra capacità di difenderci dalle aggressioni esterne oppure il rapporto sessuale può essere il fattore di innesco della cistite.
Anche i fattori psicosomatici possono essere determinanti. Secondo Hammer il tumore alla vescica è connesso ad un conflitto di territorio e perchè non anche una banale ma fastidiosissima cistite? Infatti cosa avviene quando abbiamo la cistite? Uriniamo poco e spesso come fanno i cani per segnare il loro territorio, quindi potrebbe essere il modo che ha il nostro corpo per segnalarci che ci sentiamo invasi nel nostro spazio, sia esso fisico od emotivo. In questo caso è indispensabile affiancare alla terapia dei rimedi floreali che agiscano sul disagio emotivo.
Voglio anche ricordare le possibilità terapeutiche della Medicina Cinese capace di riequilibrare l'unità mente e corpo, spesso disunita e causa di disturbi, e ridarci così di nuovo il benessere.
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CISTITE ACUTA E RICORRENTE: regole generali per prevenirla e curarla
E’ sempre molto importante in caso di cistite ma anche per un corretta igiene dietetica bere almeno 1,5 litri d’acqua al giorno. Le acque più indicate sono quelle oligominerali con un residuo fisso tra i 25-50 mg/l.
Urinare almeno ogni 2,3 ore e non trattenere a lungo l'urina. Dobbiamo sapere che l'emissione all'esterno di urina che è sterile, tiene pulita l'uretra evitando così la risalita dei batteri che possono risiedere lì e dare origine successivamente alla cistite.
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CISTITE ACUTA E RICORRENTE : terapie naturali
Cranberry: Il Mirtillo americano contiene significative quantità di antocianosidi, flavonoidi, acido citrico, malico, chinico e ippurico, e altre numerose sostanze che hanno proprietà antibatteriche e esplicano la loro azione soprattutto a livello dell'apparato urinario.
Studi recenti hanno dimostrato che il succo dei frutti di questa pianta ha la capacità di rendere antiadesiva la superficie delle mucose, ciò inibisce l'adesione cellulare dei vari batteri patogeni responsabili delle infezioni urinarie, fra cui anche l'Escherichia coli (che è l'agente patogeno più spesso responsabile delle infezioni urinarie).
Tale azione antiaderente, favorendo la fisiologica eliminazione delle popolazioni batteriche anomale, può contribuire a contrastare la colonizzazione dell'intestino e della vescica da parte di questi agenti potenzialmente patogeni.
Particolarmente interessante nel contrastare le infezioni urinarie recidivanti è la proprietà del succo di abbassare i valori del pH urinario, rendendo quindi più acide le urine, il che contribuisce a combattere le infezioni stesse.
Uva Ursina: E’ un disinfettante nelle infiammazioni leggere delle vie urinarie. L’azione è dovuta ad una contemporanea azione antinfiammatoria e antisettica esercitata dai principi attivi presenti nella pianta e cioè i tannini, flavonoidi e glucosidi idrichinonici tra cui l’arbutina. Sembra che l’effetto antibatterico non sia attribuibile all’arbutina come tale ma alla reazione che genera in ambiente debolmente basico.
D- Mannosio: è uno zucchero semplice, viene eliminato dai reni e raggiunge quindi elevate concentrazioni nelle vie urinarie. Agisce legando a sé i batteri dotati di zampette; infatti sono proprio questi batteri che, se si attaccano alle pareti della vescica, danno origine alla cistite. Il D-Mannosio si attacca alle zampette dei batteri impedendone l'adesione alle pareti e quindi evitando l'insorgere della cistite. Secondo la mia esperienza e confermata anche dalla letteratura ho visto essere efficace questo rimedio soprattutto nelle cistiti che insorgono dopo un rapporto sessuale.
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Dott.ssa Annamaria Mussato
Ginecologa, Agopuntrice, Omotossicologa