Eliminare la PASTA dalla dieta favorisce il dimagrimento?
Spesso viene consigliato come migliore tecnica di dimagrimento: togliere pasta, pane, pizza dalla dieta settimanale e attendere il risultato sul peso.
Sicuramente la logica delle calorie ci insegna questo: se noi togliamo gli alimenti che hanno più calorie , dovremmo ottenere il miglior risultato sul dimagrimento. Ma questo risultato purtroppo che si ottiene nelle prime 2 settimane di dieta senza carboidrati, è un dimagrimento "fittizio" perchè in realtà facendo così non si perde massa grassa, ma l'acqua, che è legata alle molecole dei carboidrati che costituiscono il pane e la pasta, quindi non appena si riprende l'assunzione di questi alimenti questi kg di acqua ricompariranno immediatamente.
Se la dieta, invece, viene impostata solo sulle proteine per tempi prolungati, ciò risulterebbe dannoso per la salute in particolare per il fegato e i reni. Oltre al fatto che mangiando solo proteine, senza carboidrati che forniscono l’energia, le proteine non potranno svolgere la loro funzione plastica cioè di costruzione di tessuti, sistema immunitario, riparazione dei tessuti.
L’importante non è eliminare la pasta dalla dieta ma è importante scegliere i momenti in cui consumarla, la qualità del carboidrato e la quantità giusta e anche il grado di cottura.
Eliminare la pasta dalla dieta favorisce il dimagrimento? l’importanza dell’indice glicemico
L’indice glicemicoserve a misurare la velocità con cui cresce il valore della glicemia, cioè gli zuccheri nel sangue dopo aver mangiato un alimento; il valore che si ottiene si confronta con il valore che si ha dopo aver assunto glucosio, a cui viene attribuito il valore 100.
I carboidrati e gli alimenti si classificano in base all’ IG e si dividono in quelli ad alto valore glicemico (oltre 70), tra cui i dolci e le torte e le bevande zuccherate , le patatine fritte in sacchetto, i wafer, i cornflakes zuccherati,.
Quelli con valore medio e medio alto, (IG tra 56 e 69) tra cui il pane bianco, i biscotti, le patate, le brioche, l’uva passa ed alcuni tipi di frutta e verdura (carota, melone, zucca).
Ci sono infine quelli a valore basso (IG sotto 56) che comprendono tutta la frutta e la verdura (escluse le eccezioni), i latticini , i cereali integrali (soprattutto avena e orzo) e, anche la pasta di grano duro cotta al dente.
La pasta fatta con il grano duro se cotta al dente ha un Indice Glicemico di "soli" 45 punti. Tanto per fare un confronto, il pane bianco ha valore 70.
A causa di queste inadeguate informazioni, la decisione di seguire una dieta fai da te con l’esclusione dei carboidrati, crea una dieta sbilanciata . Quando i carboidrati della dieta vengono fortemente ridotti, l’organismo deve fabbricarsi da sé il glucosio , utilizzando come substrati proteine e grassi. La formazione di zuccheri dalle proteine, se si protrae nel tempo, porta a una riduzione della massa magra, perché priva l’organismo del materiale principale di cui è costituito il muscolo, oltre a una perdita di minerali . Mentre se si utilizzano i grassi per la costruzione degli zuccheri mancanti , si ha una liberazione eccessiva di acidi grassi che provoca, nel lungo periodo, una condizione patologica che si chiama acidosi, pericoloso per la salute.
I carboidrati nella dieta sono indispensabili per mantenere un buono stato di salute e di forma fisica, perché forniscono l’energia necessaria per il corretto funzionamento dell’organismo.
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Dott.ssa Emanuela Corain
Tecnologa alimentare - Naturopata - Vega test - Intolleranze alimentari