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Pancia Gonfia?

Avere la pancia gonfia è un problema comune a molte persone, è una condizione che provoca un notevole disagio. Spesso ci si lamenta del disagio del gonfiore addominale, che si manifesta anche durante la giornata o dopo i pasti o anche solo dopo l’assunzione di poco cibo. 

Quali possono essere le cause ? Potrebbe essere causato dalla presenza eccessiva di aria, cioè meteorismo, potrebbe essere causato da un disequilibrio della flora batterica  intestinale e da una stitichezza cronica, potrebbe essere causato da una condizione colitica dell’intestino, dall’eccesso di cibo ingerito, dalla velocità con cui si mangia o dalla mancanza di una buona masticazione o potrebbe essere anche causato dalla mal combinazione degli alimenti durante i pasti o dalla comparsa di intolleranze alimentari? Le testimonianze che vengono riportate soprattutto da donne, ma non solo, possono dipendere anche dall’età e dai particolari stati della vita, come la menopausa.

Ci possono essere vari tipi di "pancia gonfia":

L’ eccessiva presenza di gonfiore addominale, detto anche meteorismo,si manifesta con un gonfiore evidente e con una sensazione di pesantezza e tensione dolorosa dell’addome. Le persone che soffrono di questo disturbo generalmente presentano anche stitichezza, difficoltà digestive, coliti .

-Se la causa è dovuta ad un’ alterazione della flora batterica intestinale ed è accompagnata da  stitichezza, basterà riequilibrare con dei probiotici

-Se la causa è dovuta da una condizione infiammatoria o colitica dell’intestino è da curare principalmente con la dieta, ma abbinata anche ad una particolare cura del proprio stato psichico ed emotivo, perché un’alimentazione sbagliata combinata a una serie di tensioni psicofisichepossono causare pancia gonfia per lunghi periodi.

-Se la causa è determinata dagli alimenti ingeriti, il gonfiore addominale aumenta subito dopo i pasti e c’è da fare attenzione a determinati cibi che aumentano la produzione di gas, quali: cavoli, cipolle, broccoli, cavolfiori, cetrioli, peperoni, zuccheri raffinati, alcolici, bevande gasate.

-Spesso la causa è anche la combinazione alimentare errata tra gli alimenti, che possono provocare dei stazionamenti eccessivi del cibo a livello gastrointestinale e creare delle tossine o dei gas per effetto di fermentazioni e putrefazioni.

Ne sono un esempio  l’abbinamento del caffè nel latte, cioè cappuccio, in cui grazie all’azione acidificante del caffè stesso, il latte viene indotto a coagularsi come un formaggio e questo crea uno stazionamento dell’alimento e formazione di gonfiore addominale.

Anche la combinazione alimentare della pasta o di qualsiasi altro primo piatto a base di carboidrati con il pomodoro cotto, ha lo stesso effetto di creare gonfiore addominale, perché il pomodoro cotto ha un’azione acidificante nello stomaco e questa condizione di acidità non permette la digestione del carboidrato in tempi ottimali. Oppure la combinazione alimentare di frutta o verdura cruda dopo un primo piatto. La digestione del carboidrato ha bisogno di un tempo di attesa prima di essere digerito, perché deve attendere che l’ambiente gastrico elimini l’acidità, ma se dopo il primo piatto c’è un alimento crudo, come la frutta o la verdura, questi bloccandosi, vanno in putrefazione e creano gas e pancia gonfia. 

Tutti questi esempi hanno la loro importanza e possono essere la causa del gonfiore addominale, se sono ripetuti e continuativi, non se capitano saltuariamente.

Pancia gonfia in menopausa.

Durante la menopausa capita spesso di avere la pancia gonfia e ciò è un fenomeno considerato normale e che comunque si può evitare con alcuni semplici accorgimenti.

La menopausa è una fase molto particolare nella vita di una donna, un periodo che porta con sé una serie di mutamenti, soprattutto a livello ormonale, che si riflettono sul fisico e anche sulla mente. Il corpo della donna riduce la produzione di ormoni femminili e come conseguenza si può avere un mutamento soprattutto nel metabolismo, con conseguente riduzione del consumo di energia e un possibile aumento del tessuto adiposo soprattutto a livello addominale.

Intolleranze alimentari e pancia gonfia

Ma nella stragrande maggioranza dei casi, la pancia gonfia è un segno assolutamente caratteristico  dell’esistenza di un’intolleranza alimentare verso una o più categorie di cibi. I cibi che mal tolleriamo sono infatti in grado di promuovere un’infiammazione persistente, anche se di bassa intensità (la cosiddetta low grade inflammation), che provoca il gonfiore addominale.

Di quali cibi si tratta? A priori non si possono definire per tutti le stesse intolleranze alimentari, ma sicuramente sono cibi di cui esiste una ripetizione nell’assunzione con frequenza e producono così una sorta di sovraccaricodell’organismo.

I fenomeni di intolleranza alimentare sono dovuti principalmente a una specie di fenomeno di accumulo, come se si trattasse di un avvelenamento progressivo  e sono quindi differenti da quelli tipici delle allergie alimentari in cui la risposta patologica si evidenzia nel giro di pochi minuti dall’ingestione dell’alimento responsabile.

Per quanto possiamo ritenere di mangiare bene e di fare delle giuste combinazioni alimentari, infatti, sulle nostre tavole compaiono sempre le stesse categorie di sostanze, in forma anche “mascherata” all’interno di cibi industriali e confezionati: frumento lo troviamo nel pane, pasta, craker, grissini, biscotti e prodotti da forno vari; latte lo troviamo inserito tal quale o nel formaggio, yogurt, burro, panna, dolciumi;i l lievito nel pane, crackers, pizza, grissini; il lattosio  nei salumi, formaggi; il glutammato; lo zucchero e così via.

Per verificare la presenza di eventuali intolleranze alimentari verso questi o altri cibi esistono specifici testche prendono in considerazione tutti i principali alimenti presenti nella nostra dieta. Qualora il test per le intolleranze alimentari evidenziasse particolari  ipersensibilità, verrebbero previste specifiche modalità di assunzione degli alimenti risultati positivi, per consentire da un lato di eliminare il problema del gonfiore addominale e dall’altro di recuperare la fisiologica tolleranza verso il cibo.

Un piano alimentare correttamente impostato non deve contemplare l’eliminazione totale degli alimenti risultati positivi al test (che è necessaria invece nelle allergie alimentari), bensì semplicemente una riduzione giornaliera o settimanaledegli alimenti intolleranti in modo da ritornare a mangiare liberamente di tutto entro qualche mese.

Per contattarmi direttamente scrivi a: manuela.corain@studiomansei.it

Dott.ssa Emanuela Corain
Tecnologa alimentare - Naturopata - Vega test - Intolleranze alimentari



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